Someday or One Day (想見你)

Una storia ispirata , un racconto d’amore che viaggia nel tempo e nel mistero e che resta nel cuore.

di Maria De Riggi

Titolo: Someday or One Day (想見你)

Genere: fantasy/mistery/romance

Sceneggiatura: Chien Chi-feng  e Lin Hsin-hui

Regia:  Huang Tien-jen

Paese di Produzione: Taiwan

Numero episodi: 13

durata per episodio: 1 ora e 12 minuti.

Anno di messa in onda: 2019

Dove vederlo: in streaming su Viki

Main Cast:

Alice Ko (Huang Yu-Hsuan/Chen Yun-Ru)

Greg Hsu (Wang Quan-Sheng/Li Zi-Wei)

Patrick Shih (Mo Jun-Jie)

Kenny Yen  (Xie Zong-Ru/Xie Zhi-Qi)

Huang Yu-Hsuan (Alice Ko) è una ragazza di ventisette anni che ha perso il suo fidanzato, Wang Quan-Sheng (Greg Hsu), in un incidente aereo. Distrutta dal dolore, vive nel ricordo degli anni trascorsi con il suo innamorato, nascondendo a tutti, dietro un apparente normale quotidianità, la sua immensa sofferenza. La ragazza continua a inviare dei messaggi sul cellulare di Wang Quan-Sheng, sperando che in qualche modo essi possano raggiungerlo. Una speranza pulsante e incontrollabile, una sorta di desiderio di comunicazione che le permette di continuare a vivere. Un giorno Huang Yu-Hsuan riceve uno strano pacco. Il plico contiene un vecchio walkman all’interno del quale c’è una musicassetta che contiene l’album “The End of Love” del cantautore Wu Bai.

Sull’autobus, mentre torna a casa, decide di ascoltare la cassetta. Sulle note di Last Dance di Wu Bai e Cina Blue, si addormenta. Incredibilmente si risveglia nel 1998 nel corpo della liceale Chen Yun-Ru, che si trova in ospedale dopo aver avuto un incidente. Accanto a lei c’è il suo innamorato o perlomeno un ragazzo che è identico a lui. Intrappolata in un tempo diverso, Huang Yu-Hsuan dovrà scoprire il mistero che si cela nel suo strano viaggio. Niente è come sembra e, senza conoscerne il meccanismo, inizierà a viaggiare avanti e indietro nel tempo, cercando di cambiare il destino.

“La tristezza è tristezza e non ha nulla a che fare con quanto tempo è passato”

La storia è suggestiva e coinvolgente. Abbraccia un arco temporale che va dal 1998 al 2019. Le molteplici linee del tempo si intervallano tra loro, incastrandosi come in un intricato puzzle. Alice Ko è riuscita a calarsi perfettamente nel ruolo di Chen perché da adolescente era introversa e si sentiva sempre fuori posto. Proprio la recitazione l’ha aiutata a esplorare la sua anima e ad aprirsi agli altri. Ha dichiarato di considerare Someday Or One Day uno dei progetti più difficili a cui abbia lavorato. Ammette che è stata talmente coinvolta dalla storia che durante la lavorazione del drama, la malinconia prendeva il sopravvento anche nella sua quotidianità. Spesso non riusciva a smettere di piangere mentre leggeva il copione per prepararsi per le sue scene. Si è immersa completamente nella sua parte, mettendoci cuore e anima, come capita quando ci si imbatte in un progetto che ha un potenziale particolare.

La storia è stata scritta dagli sceneggiatori Chien Chi-feng e Lin Hsin-hui. I due hanno lavorato spesso insieme, ricevendo le nomination come “Miglior sceneggiatura per una serie televisiva” ai Golden Bell Awards per le serie Ex-Boyfriend e Marry Me, or Not?. L’idea della trama è nata da un sogno di Chien che l’ha poi raccontato a Lin Hsin-hui. Qualche tempo dopo, i due hanno delineato e scritto la sceneggiatura. Un percorso che ha richiesto nel complesso circa quattro anni. Entrambi sono convinti di essere stati ispirati. Raccontano, infatti, che era come se “Dio avesse guidato la loro mente e le loro mani nella stesura del racconto”. Il titolo è cambiato varie volte. In origine “Voglio vederti” era il sottotitolo.

Dopo vari ripensamenti è diventato il titolo principale, in inglese invece si è trasformato in Some Day Or One Day, a indicare il rincontrarsi non solo in un certo giorno, ma in un giorno in cui il futuro è passato e il passato è futuro.

Sebbene Someday Or One Day parli di una storia d’amore, del viaggio nel tempo e di un misterioso assassino, l’argomento su cui si sofferma è soprattutto l’identità adolescenziale con tutte le difficoltà che l’accompagnano. I ragazzi di frequente devono affrontare problemi che troppo spesso gli adulti minimizzano, non comprendendo le reali difficoltà, che a loro sembrano insormontabili. Gli adolescenti, costretti a sopprimere la tristezza, in un clima di apparente indifferenza, crescono con problematiche che si porteranno avanti anche nell’età adulta.

“A volte sento di essere la stella più squallida dell’universo che risplende disperatamente. Desidero che qualcuno scopra la mia insignificante esistenza, ma l’unica cosa che mi aspetta alla fine è la caduta.”

Someday Or One Day è una storia meravigliosa, appassionante che affronta la tematica del viaggio in maniera originale con continui colpi di scena spiazzanti e inaspettati. È un storia che esplora il senso dell’esistenza, mostrando al contempo la forza del vero Amore.

Some Day Or One Day  ha ottenuto oltre un  miliardo di visualizzazioni. Non solo a Taiwan, ma anche nelle piattaforme cinesi iQiyi, Tencent e varie piattaforme OTT in tutto il mondo. In Corea, è andato in onda attraverso il canale via cavo WeLike e ha raggiunto la vetta delle classifiche asiatiche. Il successo è stato tale che a febbraio del 2021 Npio Entertainment e Lian Contents hanno annunciato di aver firmato un contratto per i diritti del remake. Hanno quindi reso noto che inizieranno la produzione della versione coreana del popolare drama taiwanese.

Una curiosità:

Sapevate che esiste un Finale bonus di Someday Or One Day? Purtroppo, a quanto pare, il drama è stato piratato a sole trentasei ore dalla sua uscita. Sconvolta e amareggiata dalla cosa, la produzione ha deciso di premiare il pubblico che li aveva supportati attraverso i canali legali. Così, diciotto ore dopo la scoperta del furto, ha ”preso una decisione audace e folle”. Ha deciso di aggiungere un altro giorno di riprese, il 115esimo, e implementare il drama con una scena extra. Un’aggiunta al finale che consiglio di guardare solo a chi ha già visto il drama. Non commento il video per non fare spoiler. Posso dire, però, che è splendido regalo per chi ha amato questa storia.

Se volete vedere la scena bonus potete farlo qui.

La mia valutazione
10/10
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Go Ahead (以家人之名)

Una storia che esplora la natura umana e racconta l’amore in tutte le sfaccettature

di Maria De Riggi

Titolo: Go Ahead  (以家人之名 – Yi jiaren zhi ming)

Genere: familiare, drammatico, sentimentale

Dove vederlo: Viki

Sceneggiatura: Shui Qianmo e Wang Xiongcheng

Paese di produzione: Cina

Numero di episodi: 40 da 45 minuti circa

Anno di trasmissione: 2020

Main Cast:

Tan Songyun  (Li Jianjian)

Song Weilong (Ling Xiao)

Zhang Xincheng (He Ziqiu)

Tu Songyan (Li Haichao)

Zhang Xilin (Ling Heping)

He Ruixian (Tang Can)

Sun Yi (Qi Mingyue)

“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.” (incipit di “Anna Karenina di Lev Tolstoj)

Go Ahead è un drama che ha un posto speciale nel mio cuore. Una storia della quale consiglio assolutamente la visione.

Il titolo originale in cinese è  以家人之名, In nome della famiglia, che racchiude il senso dell’intera narrazione. Per apprezzare i drama fantasy, Xanxia o Wuxia, bisogna essere degli appassionati, poiché non tutti amano le spade volanti o i salti mortali, ma Go Ahead non è nulla di tutto ciò. Questo drama rappresenta, infatti, uno spaccato di vita coinvolgente e commovente. Pone l’attenzione su un aspetto molto importante della nostra realtà e lo fa in modo cauto e delicato.

Cos’è la famiglia? Una famiglia è data dal legame di sangue o è qualcosa di più profondo? Il richiamo del sangue può essere più forte della relazione emozionale? Queste e altre domande troveranno una giusta risposta durante la visione. Go Ahead esplora la natura umana, tocca temi come la paura, l’insicurezza, l’abbandono, la salute mentale e,  soprattutto, l’amore in tutte le sfaccettature.

L’incipit è bellissimo. La storia cattura dai primi minuti anche grazie alla meravigliosa interpretazione dei tre piccoli attori.

Siamo in Cina, nell’estate del 1999. Un camioncino bianco ricolmo di mobili arranca lungo una stradina dissestata della periferia di Xiamen. All’improvviso dal cassone cade una sedia che sfiora una bimba dai lunghi codini, intenta a disegnare sull’asfalto con i gessetti colorati.

Per niente spaventata, la piccola Li Jianjian alza il visetto e sorride a Ling Xiao, il bimbo imbronciato che fa capolino dal finestrino del furgone. Ling Hepig, un agente di polizia che si sta trasferendo nel nuovo quartiere, scende dal camioncino spaventato. Accorre anche il padre della bimba, che è il titolare del vicino ristorante di noodles. Entrambi tirano un sospiro di sollievo. Per fortuna la bimba è tranquilla, non si è ferita. Gli adulti si presentano, mentre Jianjian inizia a sbirciare nel camioncino. Già dai primi minuti si evidenzia la differenza caratteriale dei piccoli protagonisti.

“Se ti senti in colpa, puoi farcela solo se sei vivo. Se muori, tutto si ferma. Le cose sbagliate, le cose brutte e i ricordi miserabili rimarranno lì per sempre.”

Jianjian è allegra, estroversa, giocherellona e pasticciona mentre Ling Xiao è introverso, chiuso e silenzioso. Il bimbo è segnato da una tragedia che si porterà dietro come una pesante ombra. Questo dolore dividerà ben presto anche i suoi genitori. Ling Xiao comincerà a passare del tempo nell’androne del palazzo fino a che verrà accolto da Li Haichao e da sua figlia. Al trio ben presto si unirà un nuovo componente.

Infatti Li Haichao, che è vedovo, spinto dalle vicine, inizia a frequentare una giovane donna che ha già un bambino. Inspiegabilmente questa donna gli lascerà in affido suo figlio, He Ziqiu. Di lei non si saprà più nulla per molto tempo.

I tre ragazzini hanno anime spezzate che, insieme, iniziano a ricomporsi. Uniti creeranno una nuova famiglia, doneranno calore l’uno all’altro, sanando la sofferenza reciproca tra sorrisi e problemi quotidiani.

I bambini cresceranno, dunque, accuditi dai due papà, soprattutto dal padre di Li Jianjian, che non farà mai mancare il suo appoggio ai ragazzi. Offrirà loro tempo e comprensione, ma soprattutto cibo, elemento che ha un ruolo importantissimo in questa storia.

Sarà attraverso il cibo che Li Haichao esprimerà il suo profondo amore per i suoi ragazzi, che egli accoglie e ama davvero come figli suoi, senza distinzione alcuna. Per loro desidera solo il meglio. Un padre amorevole e comprensivo, che diverrà il pilastro che reggerà le loro vite.

Janjian fin dall’inizio adorerà il fratello introverso e musone, mentre avrà un rapporto conflittuale con He Ziqui, che con pazienza e attenzione saprà conquistarsi il proprio posto all’interno della famiglia.

La caratterizzazione di He Ziqui emerge forte tra le altre, prima bimbo e poi ragazzo sempre responsabile, dotato di una maturità naturale, empatico e sensibile. La storia si sviluppa in un lungo arco temporale. Janjan sarà il sole attorno al quale ruoteranno i ragazzi, entrambi innamorati di lei.

In questa storia, le madri sono figure assenti. Un mancanza che segnerà in maniera dolorosa il percorso di crescita dei rispettivi figli.

Madri che si sentono “sbagliate” che prendono decisioni errate, ferendo inevitabilmente le persone a loro più care.

Go Ahead è un viaggio nei sentimenti. È la storia di due papà e tre bambini che si incontrano, si uniscono e insieme ritrovano il loro posto nel mondo… grazie alla Famiglia.

La mia valutazione
9.5/10
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