Moon Lovers 2 (Alla conquista della Felicità) – Capitolo 6

di Donatella Perullo

Attenzione 

Il racconto contiene spoiler per coloro che non hanno visto il Drama Moon Lovers: Scarlet Ryeo.

Capitolo 6

Go Ha-jin si batté un pugno sul torace, per convincere il cuore a recuperare il suo battito regolare. Era come se una voragine le si fosse appena aperta nel petto. Quel volto dipinto, quegli occhi intensi e tristi le avevano provocato un vuoto impossibile da colmare. Uno tsunami di ricordi feroci l’aveva appena travolta e come un’onda anomala le aveva tolto il respiro. L’aveva trascinata dal limbo in cui era vissuta nell’ultimo anno, in un universo in cui tutto era dolore e mancanza di lui. Che cosa aveva fatto? Lo aveva lasciato solo, abbandonato in quel luogo senza amore e pietà. Gli aveva persino negato il diritto di sapere che era diventato padre. “Perdonami per averti lasciato solo.”

Qualcuno le porse un fazzoletto. Lo accettò senza riuscire a distogliere gli occhi dal ritratto del suo disperato re. Si asciugò le lacrime e l’essenza emanata dal lembo di stoffa, le provocò un sussulto. Le parve di essere tornata indietro a quei giorni, stretta nelle sue braccia, persa in quell’amore unico e ineguagliabile. Quel profumo speziato era unico e inconfondibile. Con gli occhi annebbiati dal pianto, guardò il fazzoletto. In apparenza era un comune foulard di cotone blu eppure aveva qualcosa di speciale, gli parlava del suo Wang So! Cercò di riprendersi dalla sorpresa e si voltò, ma chi le aveva offerto conforto era già lontano e stava lasciando la sala dall’ingresso secondario. Voleva seguirlo, ma due uomini si avvicinarono trafelati. Uno dei due la afferrò per un braccio: «Conosce quella persona?» chiese, mentre chi era con lui, correva dietro al fuggitivo.

Ha-jin guardò di nuovo il fazzoletto, poi la mano che le stringeva il braccio e con un gesto di stizza si liberò della presa.

L’altro fece un passo indietro e si scusò imbarazzato, accompagnando le parole con un inchino ossequioso.

«Mi perdoni signora. Quell’uomo ha bisogno di cure e dobbiamo trovarlo al più presto. Lei lo conosce? Sa dov’è andato?»

La ragazza scosse il capo: «No, mi ha solo offerto questo perché si è accorto che piangevo.» poi si portò di nuovo il fazzoletto al viso e s’immerse nel profumo meraviglioso che lo permeava. Tornò a guardare il quadro che ritraeva re Gwangjong di Goryeo e con occhi rapiti sussurrò: «Non so chi sia, ma devo trovarlo.»

«Come ha detto, scusi?» domandò l’uomo perplesso.

Go Ha-jin tornò padrona di sé e sorrise. D’improvviso sentiva tornata tutta la forza che credeva perduta per sempre e le parole speranza e futuro ebbero di nuovo significato. In pochi istanti aveva avuto la conferma di non essere folle, che il suo non era stato un sogno lucido, come suggerito dalla psicologa. I suoi erano ricordi! Erano vita vera e l’amore che aveva provato per Wang So non era stato un’illusione. Quel sentimento aveva e avrebbe continuato a dare senso alla sua esistenza. Ancora di più ora che sapeva che il centro del suo mondo non era stato frutto dell’immaginazione ma dolorosa e lontana realtà.

Sussultò e si portò una mano al ventre.

Quindi, anche la mia bambina …

Si coprì la bocca per impedirsi di urlare e gli occhi tornarono a riempirsi di lacrime. Si rivide cullare la sua piccola e sentì di nuovo l’onda della disperazione travolgerla. Esattamente come nei momenti nei quali era vicina alla morte e consapevole che non avrebbe potuto crescere la sua creatura. Sapere che non avrebbe potuto proteggerla, l’aveva tormentata fino all’ultimo respiro. Come aveva vissuto la sua piccola? Wang Jung aveva mantenuto il giuramento? L’aveva tenuta lontana dal Palazzo? Il suo ultimo desiderio era stato quello che sua figlia non vivesse in quel posto che per lei era stato il più spaventoso al mondo. Wang Jung le aveva assicurato che la piccola non sarebbe diventata mai come lei, che non lo avrebbe permesso, a costo della vita.

I loro sguardi s’incontrarono e fu come se il tempo si fosse capovolto, avesse compiuto un viaggio infinito e tornato al presente, passando attraverso l’impossibile.

Un brivido le attraversò la schiena. Si voltò verso l’individuo che poco prima l’aveva afferrata e vide che stava parlando al telefono in tono sommesso. Avrebbe voluto chiedergli chi era colui che stavano cercando, ma decise di non aspettare e senza esitare oltre corse verso l’uscita, decisa a trovarlo.

Il varco posteriore della mostra dava sulla parte Goryeo Era Makeup Culture dedicata ai padiglioni rivolti alla skincare. In ogni stand, estetiste esperte aiutavano i visitatori a scegliere i prodotti adatti alla loro pelle e li invitavano a sedute dimostrative. Quella era una delle zone più affollate della fiera. Donne e uomini di ogni età si aggiravano in cerca di prodotti innovativi, campioni omaggio e trattamenti di skincare gratuiti.

Go Ha-jin iniziò a farsi largo tra la folla, guardandosi intorno. Scrutava ogni figura maschile e ne cercava il volto, nella speranza di trovare il viso amato. Sapeva di essere stravolta e che il suo stato d’animo la stava spingendo a compiere azioni insensate, ma non riusciva a fermarsi. Corse trafelata da un punto all’altro, incurante degli sguardi incuriositi e perplessi della gente. Una donna le chiese se avesse bisogno di aiuto, ma lei non se ne accorse e continuò la sua ricerca disperata. D’un tratto qualcuno le tagliò la strada e lei non fece in tempo a scansarsi. Diretti in direzioni opposte, i due si scontrarono e l’urto fu così energico che Ha-jin barcollò all’indietro. Sarebbe caduta rovinosamente se un braccio vigoroso non l’avesse sorretta avvolgendole la vita.

Con gli occhi sgranati e le labbra appena socchiuse, la giovane guardò l’uomo che l’aveva afferrata e ora la teneva stretta, il volto spigoloso a pochi centimetri dal suo.

I loro sguardi s’incontrarono e fu come se il tempo si fosse capovolto, avesse compiuto un viaggio infinito e tornato al presente, passando attraverso l’impossibile.

Fu un attimo che durò un’eternità. Tutto intorno a loro fece silenzio. La luce divenne buio e la folla deserto.

Wang So e Hae Soo si guardarono increduli e timorosi di fare anche il minimo gesto nel timore che il sogno appena divenuto realtà svanisse. Rimasero sospesi in una bolla spaziotemporale per un momento che sembrò loro infinito, ma che in realtà durò poco più di un secondo.

Un attimo dopo, infatti, un grido li riportò alla realtà.

«Eccolo! L’ho trovato!» strillò un uomo.

Wang So allora la lasciò andare:«Ti ritroverò» disse con voce profonda e fece per riprendere la sua fuga.

Ha-jin non glielo permise. Lo afferrò per un braccio e decisa affermò: «No! Vieni con me.» quindi lo costrinse a seguirla nel dedalo degli stand e s’infilò in uno dei più affollati. Senza curarsi di dargli spiegazioni, si avvicinò a una postazione per i trattamenti gratuiti che in quel momento era libera e lo fece sedere.

Wang So era confuso, agitato e provò ad alzarsi per andare via. Non voleva che lo trovassero. Soprattutto, non voleva che lei fosse coinvolta nella sua fuga dalla famiglia di Kim Sun-hyun, l’uomo del quale ora aveva il corpo. Lei ne comprese l’agitazione e lo indusse a sedersi di nuovo, quindi gli fece cenno di restare in silenzio. Si guardò intorno e vide gli uomini che gli erano alle calcagna entrare nello stand. Prese dall’espositore più vicino una maschera di bellezza in stoffa, la aprì e con delicatezza gliela pose sul volto.

«Con questa non potranno riconoscerti» sussurrò sedendogli dinanzi e iniziando a tamponargli il viso con leggeri tocchi per far aderire la maschera a ogni piega del volto.

A Wang So sembrò di essere tornato ai giorni in cui lei lo aiutava a nascondere la cicatrice che gli devastava il volto.

Fece per sollevare una mano e prendere con delicatezza quella di lei, quando i suoi inseguitori si avvicinarono.  Agitati, mostrarono una sua foto prima a Go Ha-jin e poi a lui:

«Avete visto quest’uomo? Dobbiamo trovarlo al più presto.»

Wang So scosse il capo e distolse in fretta lo sguardo. Il cuore di Ha-jin batteva così forte che lei temette che potessero sentirlo anche gli altri, nonostante il brusio. Sussurrò un no, poi chiese: «Perché lo cercate?»

«Ha avuto un incidente e ha bisogno di cure, ma ha lasciato l’ospedale e la famiglia è disperata. Signorina, se dovesse vederlo, potrebbe chiamare questo numero?» pregò l’altro, porgendole un biglietto da visita.

Ha-jin annuì imbambolata, poi tornò a fingere di prestare attenzione alla maschera di bellezza e di illustrarne al cliente i benefici.

Solo quando i suoi inseguitori si furono allontanati Wang So, si tolse la maschera, le ghermì un polso e disse: «Andiamo via da qui!» e non ebbe bisogno di dire altro, perché fu lei a trascinarlo via.

Fine sesto capitolo 

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Moon Lovers 2 (Alla ricerca della Felicità) – Fanfiction

Questa fanfiction è liberamente ispirata al Drama Coreano Moon Lovers: Scarlet Ryeo. È frutto del lavoro e dell’intelletto dell’autrice. Il suo contenuto è protetto dal diritto d’autore nonché dal diritto di proprietà intellettuale. Sarà quindi assolutamente vietato copiarla, riprodurla, appropriarsene e ridistribuirne i contenuti se non espressamente autorizzati dall’autrice. Fatti e persone descritti nella Fanfiction sono frutto dell’immaginazione. Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale. Copyright © 2021 Korean Drama & World. All rights reserved

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Moon Lovers 2 (Alla conquista della Felicità) – Capitolo 5

di Donatella Perullo

Attenzione 

Il racconto contiene spoiler per coloro che non hanno visto il Drama Moon Lovers: Scarlet Ryeo.

Capitolo 5

Lee Baek-hyuk viveva con sua madre in una piccola casa nel quartiere Changsin, a poca distanza dal parco giochi Sanmaru nel distretto di Jongno. Dal terrazzo sul tetto si poteva vedere Seoul e, in lontananza, la Seoul Tower che, dominava la città. Seduto su una panca di legno con le gambe incrociate e i palmi sulle ginocchia, da quel terrazzo Wang So attese l’alba. Fissava quella strana torre simile a uno scettro infuocato e la miriade di luci che costellavano la città.  Tutto gridava la lontananza abissale tra la sua epoca e quella nella quale si trovava ora. Scrutò l’intrico di case e palazzi, cercando di immaginare in quale di quelle potesse essere Hae Soo, chiedendosi come avrebbe reagito quando l’avesse avvicinata. Si ricorda di me? Conserva memoria di quanto abbiamo condiviso? E se per lei fossi solo un estraneo?

Era angosciato da domande e dubbi, temeva che del loro amore esistesse ancora solo ciò che gli restava nella memoria e nel cuore.

Una lacrima traditrice gli solcò una guancia, ripercorrendo la traccia ormai invisibile dello sfregio che gli aveva deturpato il volto. Si sfiorò la pelle integra e ricordò il tocco delicato di lei che sapiente mimetizzava la cicatrice. Era la sola che riuscisse persino ad attutire il dolore del ricordo di ciò che l’aveva provocata. Ricordò l’istante in cui gli occhi di Hae Soo gli erano entrati nel cuore. L’attimo in cui si erano connessi alla parte più nascosta del suo animo per restarvi oltre la morte, al di là il tempo fino all’eternità.

Quanto aveva sofferto la sua Hae Soo e quanto di quel dolore era stato lui a causarlo? Wang Jung gli aveva raccontato di come lo avesse aspettato fino al suo ultimo anelito. Gli aveva detto quanta disperazione gli avesse causato il non poterlo rivedere un’ultima volta.

Il suo unico amore aveva dato alla luce una bambina, la loro piccola e poi, disperata, si era spenta. Era andata via non tra le sue braccia, ma tra quelle del quattordicesimo principe. La condanna che si era auto inflitto per quella colpa l’aveva scontata per il resto dei suoi giorni da sovrano. Quella pena, avrebbe continuato a infliggersela fin quando non fosse stato certo della felicità di Hae Soo.

Il sole giunse a diluire la notte e il cielo si tinse di toni rosati, fino a divenire chiaro e turchese.

Con il buio anche i pensieri più oscuri si stemperarono e un barlume di speranza accese una fiammella di conforto nel suo cuore ferito.

«Signore!» esclamò Baek-hyuk, salendo gli ultimi gradini della stretta scala a chiocciola che conduceva al terrazzo «Credevo fosse andato via. Non riuscivo a trovarla, mi ha fatto spaventare. Non ha dormito? È stato qui tutta la notte?»

Wang So posò su di lui gli occhi intensi e provò un moto di affetto. Era un caso che costui fosse così simile al decimo principe. Eppure provava una strana sensazione quando gli era vicino, come se davvero il ragazzo fosse uno dei suoi fratelli minori. Lo osservò con benevolenza, poi tornò a guardare la città.

«Non avevo bisogno di dormire, l’ho fatto abbastanza in ospedale.»

Il ragazzo tacque, imbarazzato, poi guardò verso la torre e infine si schiarì la voce: «Sua madre è in ansia. La stanno cercando ovunque, non le sarà facile entrare al Goryeo Era Makeup Culture senza essere visto.»

«Giocherò sull’effetto sorpresa. Credo che nessuno si aspetti che possa andarci, non credi?»

«Sì, in effetti.» ammise l’altro.

«Hai detto che sono il CEO dell’azienda, giusto? Cos’è, una specie di re?»

Baek-hyuk non riusciva a nascondere l’imbarazzo: «In un certo senso …»

«Quindi, se pure mi riconoscessero, nessuno potrà fermarmi all’ingresso. Se avviseranno la mia famiglia e i medici, avrò comunque il tempo di trovare la ragazza.»

«Credo di sì.»

«Bene. È l’unica cosa che conta.»

“Fu in quel momento che il cuore di Wang So, lasciò l’inferno e tornò alla vita.”

Due ore più tardi Baek-hyuk fermò l’auto a pochi metri dal cancello principale del complesso fieristico nel quale era stato organizzato l’evento. Sarebbe voluto entrare con Kim Sun-hyun, ma lui aveva detto che gli sarebbe stato più d’aiuto, depistando le ricerche di chi gli era alle calcagna. Così, suo malgrado, il giovane lo guardò oltrepassare l’ingresso e sparire tra la folla di visitatori.

Wang So ricordava alla perfezione le istruzioni dategli dal segretario. Prese una mappa del percorso fieristico e cercò le indicazioni per raggiungere lo stand dove lavorava Hae Soo. Osservò da lontano le persone andare e venire. Una ragazza vestita di rosa accoglieva tutti con un sorriso, ma non era lei e Wang So si sentì fremere per la delusione. Stava per andare via furente, quando dall’interno un’altra giovane, anch’ella vestita con un tailleur rosa, uscì dall’ombra e guidò un uomo verso un espositore.

Aveva lunghi capelli d’onice ed era così piccola e aggraziata da sembrare una bambolina. Wang So non le staccò gli occhi di dosso, tentando di scorgerne il viso. Lei però continuò a parlare con il cliente fin quando l’uomo andò via, allora disse qualcosa alla collega e si allontanò dallo stand.

Wang So la seguì con lo sguardo. Non aveva avuto bisogno di vederla in volto per riconoscerla. Gli erano bastati il modo che aveva di camminare e la grazia con cui piegava il collo o si sfiorava i capelli. Fece fatica a respirare, gli sembrò che l’aria si fosse fatta tanto compatta da non poter essere attraversata. Alla fine reagì e iniziò ad andarle dietro.

La ragazza prese una bibita, poi girovagò tra la gente guardandosi intorno, infine entrò in un padiglione nel quale erano esposti dipinti dell’era Goryeo. Per un attimo Wang So sentì le gambe tremare ed ebbe difficoltà a procedere, poi si fece forza e la seguì all’interno. Era terrorizzato.

Deglutì più volte, tentando di sciogliere il nodo che gli serrava la gola. Alle pareti, immagini che lui conosceva bene. Erano volti noti di persone che aveva amato e di altre che aveva odiato profondamente. C’erano anche riproduzioni dei momenti più drammatici e i pochi più lieti della sua vita. Si lasciò distrarre per un attimo e la perse di vista.

Agitato, si guardò intorno. Le sale erano deserte e nell’aria un profumo di azalee e rose rendeva tutto surreale. All’improvviso il silenzio fu rotto da un singhiozzare sommesso. Wang So seguì il suono fino a una sala più ampia delle altre e la ritrovò dinanzi a un ritratto del re Gwangjong di Goryeo. Hae So guardava lui e aveva le spalle scosse da un pianto disperato. Fu in quel momento che il cuore di Wang So lasciò l’inferno e tornò alla vita.

Fine quinto capitolo 

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Moon Lovers 2 (Alla ricerca della Felicità) – Fanfiction

Questa fanfiction è liberamente ispirata al Drama Coreano Moon Lovers: Scarlet Ryeo. È frutto del lavoro e dell’intelletto dell’autrice. Il suo contenuto è protetto dal diritto d’autore nonché dal diritto di proprietà intellettuale. Sarà quindi assolutamente vietato copiarla, riprodurla, appropriarsene e ridistribuirne i contenuti se non espressamente autorizzati dall’autrice. Fatti e persone descritti nella Fanfiction sono frutto dell’immaginazione. Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale. Copyright © 2021 Korean Drama & World. All rights reserved

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Park Seo-joon –박서준

L’introverso rubacuori che crede nella famiglia e nell’amicizia

di Donatella Perullo

Nome d’arte: Park Seo-joon -박서준

Nome reale: Park Yong-guk – 박용규

Professione: Attore

Luogo di nascita: Seul – Corea del Sud

Data di nascita: 16 dicembre 1988

Segno zodiacale: Sagittario

Altezza: 1,85 cm

Gruppo sanguigno: AB

Agenzia: Awesome ENT

 

Park Seo-joon SOCIAL

Park Seo Joon è il maggiore di tre figli ed è molto affezionato alla sua famiglia. Ha un forte senso di responsabilità verso i suoi fratelli minori, per questo cerca sempre di dar loro il buon esempio. Il sogno di diventare attore non lo ha accompagnato fin dall’infanzia. Lui stesso ha dichiarato che da ragazzino non gli piaceva studiare, ma di essersi impegnato a scuola come un qualsiasi altro studente. Un giorno, alle scuole medie, iniziò a pensare cosa avrebbe voluto fare per guadagnarsi da vivere. Meditò seriamente per più di un mese e alla fine decise di seguire il suggerimento di un amico. Vista la sua altezza, avrebbe provato a fare il modello. Quando però riferì quest’intenzione alla sua famiglia, i genitori si dichiararono contrari all’idea.

Fu al liceo che Seo-joon si avvicinò per la prima volta alla recitazione. La trovò divertente e scoprì che sul palco si sentiva una persona diversa. Decise così di diventare attore e di farlo con serietà, iniziando con il laurearsi alla Seoul National University of Arts. Prima però, nel 2008, subito dopo il diploma, partì volontario per la leva obbligatoria dalla quale fu congedato nel 2010. Per sua stessa ammissione, scelse di arruolarsi in fretta perché, pensando alla carriera che intendeva intraprendere, voleva iniziare la sua corsa senza i ‘freni militari’.

Park Seo-joon ha debuttato nel 2011 nel video musicale I Remember e nel 2012 approdò al mondo dei drama con Dream High 2. Poco dopo questa esperienza, durante un’intervista rilasciata a Osen gli fu chiesto quale arma speciale ritenesse di avere come attore e lui rispose: «Durante le prime audizioni ho capito che la recitazione era solo la base di partenza. Così ho deciso di offrire qualcosa di nuovo e ho iniziato a imparare la boxe, il kendo, l’aikido e l’equitazione. Sono sempre stato portato per lo sport e quindi sono riuscito a raggiungere un buon livello in tutte queste discipline. Vorrei apparire in drama storici e sono avido di personaggi mascolini.»

Dopo aver preso parte a drama come Pots of Gold (2013),  One Warm Word (2013) e A Witch’s Love (2014), finalmente nel 2015 arrivarono per lui i primi ruoli di maggior rilievo. In quell’anno, infatti,  è stato nel cast di  Kill Me, Heal Me e poi di She Was Pretty. Sempre nel 2015 Park  Seo-joon apparve nel film thriller The Chronicles of Evil.

È nel 2016 che arriva la sua consacrazione, con il ruolo da protagonista nel drama storico Hwarang: The Poet Warrior Youth accanto a Go Ara. Da quel momento la sua carriera non ha conosciuto momenti di stanca.

Nel 2017 il drama sentimentale Fight for My Way è stato un enorme successo in Corea del Sud e ha scalato tutte le classifiche. In quell’anno Park Seo-joon ha interpretato anche il suo primo ruolo da protagonista sul grande schermo nel film d’azione Midnight Runners accanto a Kang Ha-neul. Per questo ruolo Seo-joon è stato premiato come miglior nuovo attore sia al Grand Bell Awards che al Korean Association of Film Critics Awards.

L’anno seguente, nel 2018, è stato protagonista, accanto a Park Min-young nella commedia romantica What’s Wrong with secretary Kim. Drama la cui sceneggiatura è tratta dall’omonimo webtoon di successo. La serie ha ricevuto recensioni molto positive e Park Seo-joon per la sua interpretazione è stato soprannominato dalla stampa coreana “maestro della commedia romantica”.

Il ruolo nel film  The Divine Fury  arriva nel 2019, lo stesso anno in cui Park Seo-joon è giudice speciale all’Asian International Short Film Festival.

Il 2020 è l’anno del grande successo del drama di JTBC  Itaewon Class di cui  l’attore  è stato il protagonista. IItaewon Class è basato anch’esso su un webtoon ed stato un successo enorme di pubblico e di critica. Per la sua interpretazione Seo-joon ha ricevuto la nomination come miglior attore protagonista al 56th Baesang Awards. Sempre nel 2020, proprio mentre scrivo quest’articolo, è impegnato, insieme all’attrice cantante IU, nelle riprese del film sportivo Dream nel quale interpreta un calciatore.

È importante ricordare che Park Seo-joon non è solo uno strepitoso attore, ma anche un discreto cantante. Ha registrato, infatti, diversi brani per le OST di alcuni suoi drama come Hwarang e She Was Pretty.

Park Seo-joon è il primo asiatico a essere stato scelto come volto di Tommy Hilfiger.

Durante la sua carriera gli sono stati riconosciuti finora ben 48  nomination 24 delle quali si cono concretizzate in riconoscimenti.

Seo-joon è una star molto amata e della sua carriera si conosce ogni dettaglio. Avere informazioni sulla sua vita personale, però, non è così semplice perché, per sua stessa ammissione, è un introverso. Nonostante questo, grazie ad alcune interviste e ad articoli pubblicati su riviste straniere, sono riuscita a sapere qualcosa in più su di lui.

La prima cosa che ho scoperto è che Park Seo-joon crede molto nell’amicizia.

È molto legato a Kim Tae-hyung (V dei BTS) del quale ha detto: “Sono vicino a V. Se abbiamo qualche preoccupazione, la condividiamo ci ascoltiamo e ne parliamo. A volte un fratello può diventare amico e un amico può diventare un fratello”. V però non è l’unico caro amico di Park Seo-joon. Anche a Choi Woo-shik (che abbiamo apprezzato in Train to Busan e Parasite) è un suo caro amico. Così come Park Hyung-sik (che ha conosciuto sul set di Hwarang) e il cantante Peakboy. I cinque amici sono molto legati, tanto da aver dato un nome al loro gruppo ed essere riconoscibili come la Wooga Squad.

Un altro affetto importante di Park Seo-joon è Simba, il suo cagnolino, con il quale si lascia fotografare spesso e che porta con sé anche dietro le quinte.

Come altri suoi colleghi Park Seo-joon ha un suo canale Youtube. Un canale tanto seguito da essere stato il primo coreano a ricevere il pulsante Play Gold per aver superato il milione di iscritti. Eppure in uno dei video ha dichiarato con la semplicità che lo contraddistingue: «Non sono un YouTuber professionista. Condividere la mia vita quotidiana potrebbe non essere speciale, ma penso che valga la pena farlo. Grazie a questo ho trovato un modo per restituire attenzioni ai miei fan.»

A tal proposito, in un’intervista rilasciata a TS Singapore, a chi chiedeva se non gli pesasse quel tipo d’invasione della sua vita privata, Park Seo-joon ha risposto: “Lo considero un servizio ai fan. È solo la mia normale routine quotidiana, non lo faccio per ottenere qualcosa in particolare. Le riprese sono diventate parte della mia vita. Anzi, a volte mi sento strano e vuoto quando le telecamere smettono di riprendere.”

Nella stessa intervista, l’attore ha dichiarato di ritenere cruciale rendere la sua crescita personale parte del suo lavoro. Così come permettere alla propria umanità di trasparire attraverso i suoi personaggi. Riguardo al suo ruolo in Itaewon Class ha dichiarato: «Itaewon Class mi ha fatto ripensare alle volte in cui mi sono sentito sconfitto nella vita e mi sono perso.”

Nonostante il suo grande talento e le indiscusse capacità, Park crede ancora, quindi, nel valore del duro lavoro. «È ancora difficile» ha dichiarato «ma penso se continuerò a provarci, alla fine arriverà un giorno in cui mi abituerò a tutto questo.» 

Alla luce di ciò, ritengo che non si possa non ammirare questo ragazzo.  La sua volontà di migliorare sempre se stesso non solo come attore, ma anche come essere umano, è encomiabile. Park Seo-joon è un giovane uomo determinato a restare connesso con il suo pubblico, un ragazzo fedele ai propri valori e ai propri affetti. 

Fonte (1), (2), (3)

Filmografia

Cinema

Perfect Game – 2011

The Chronicles of Evil – 2015

Beauty Inside – 2015

Midnight Runners – 2017

Be with You – 2019

The Divine Fury – 2019

Parasite – 2019

Dream – 2020

Drama

Dream High 2 – 2012

Family – 2012

I Summon You, Gold / Geum na-wara, ttukttak! – 2013

Drama Festival “Sleeping Witch” – 2013

One Warm Word / Ttatteushan mal hanmadi -2013

A Witch’s Love / Manyeo-ui yeon-ae – 2014

Mama – Sesang museoul ge eobnneun -2014

Kill Me, Heal Me – 2015

She Was Pretty / Geunyeoneun yeppeotda – 2015

Hwarang – 2016

Fight for my way – 2017

What’s Wrong with Secretary Kim? – 2018

Itaewon Class  – 2020

Video Muscali

I Remember di Bang Yong-guk feat. Yoseob  – 2011

One Two Three Four di The One  – 2014

Dream All Day  di Kim Ji-soo  -2017

Discografia

New Dreaming (Dream High 2 OST, feat. JB) -2012

Come into My Heart(Manyeo-ui yeon-ae OST) -2014

Letting You Go (Kill Me, Heal Me OST) – 2015

Long Way (She Was Pretty OST) – 2015

Our Tears (Hwarang: The Poet Warrior Youth OST) -2017

You In My Arms (Kimbiseoga wae geureolkka) -2018

Il video di Dream all Day

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Io sono una pietra (나는 돌덩이) – Diamante, la poesia che dà la carica

Diamante, la poesia di Itaewon Class che risveglia i cuori e dà la carica. Versi che lasciano il segno, da ascoltare e custodire per poterli ripetere ad altri o a sé stessi, nei momenti di sconforto o insicurezza.

di Donatella Perullo

Attenzione! Questo articolo contiene SPOILER!!

Chi si è lasciato coinvolgere da Itaewon Class e dalle peripezie di Seo-ro-yi & company, durante la dodicesima puntata ha di certo trattenuto il fiato.

La scena è drammatica. In qualità di chef del DanBam – Sweet Night, Ma Hyeon-yi deve partecipare alla finalissima del Kooking show che decreterà il miglior pub di Corea. È nervosa, ma pronta ad affrontare la gara, quando qualcuno fa trapelare il suo segreto e la cosa finisce su tutti i giornali. Hyeon-yi è sconvolta, solo i suoi più cari amici sanno che è una trasgender. Perciò a ferirla è il tradimento di uno di loro più del fatto che la verità su di lei sia stata rivelata. Pensa di abbandonare la gara e Seo-ro-yi l’appoggia, disposto anche, pur sapendo di non esserne all’altezza, a prendere il suo posto nella competizione.

Tutto sembra perduto e l’animo coraggioso e volitivo di Hyeon-yi è lì per cedere. La ragazza è sola e in lacrime quando le arriva una telefonata. È Yi-seo che ha letto la notizia e cerca l’amica, ma non per consolarla o blandirla con parole dolci. Non sarebbe da Yi –seo farlo perché, non dimentichiamolo, lei è diversa, lei è sociopatica o forse solo pragmatica.

«Che cosa farai?» le chiede Yi-seo «scapperai?» e al silenzio perplesso dell’amica, che cerca di nascondere il proprio sconvolgimento, continua «Questa mattina ho sfogliato un libro di poesie e voglio leggertene una, ora.» Dice, prendendo tra le mani un volume intitolato in inglese Io sono il Diamante, poi continua «Non dovrei, ma voglio farlo, perché sono una stronza.»

La scena fa un brevissimo salto temporale. Hyeon-yi non è più seduta e sconsolata, ma procede sicura verso lo studio dove si registrerà la gara. La sua espressione è decisa e lo sguardo mostra una nuova sicurezza. Hyeon-yi è finalmente pronta ad affrontare qualsiasi avversità e legittimare il proprio valore dinanzi al mondo intero. Avvicina il microfono alle labbra e in favore della telecamera dichiara con voce ferma: «Sono Ma Hyun Yi, lo chef del Danbam Pub. Sono un transgender. E oggi vincerò!».

A questo punto, in sottofondo si sente la voce di Yi-seo che declama una poesia. Il momento è da brividi, la sferzata di energia non travolge solo Hyeon-yi, ma chiunque ascolti quelle parole. Sono versi che hanno una forte carica motivazionale. Parole che lasciano il segno, da ascoltare e poi custodire per poterle ripetere ad altri o a sé stessi, nei momenti di sconforto o insicurezza. È per questo che ho voluto tradurne il testo e riportarlo qui, perché possiate conservarlo e rileggerlo ogni volta che ne sentirete il bisogno (a proposito di questa mia traduzione, se deciderete di condividerla estrapolandola dall’articolo, vi prego di citare la fonte) :

Io sono una pietra (나는 돌당)

 

Sono una pietra,

fa’ pure, dammi fuoco

non mi muoverò

perché sono una pietra.

Fa’ pure, pestami,

sono una pietra dura.

Fa’ pure, lasciami nell’oscurità,

sono una pietra che risplenderà,

anche in solitudine.

Non mi infrango né incenerisco,

non mi lacero

e andando contro natura,

sopravvivo.

Io sono il Diamante.

Perché proprio un diamante? Non per il suo valore economico, certo, ma per il significato intrinseco che rappresenta. È una pietra difficile da scalfire tanto che l’etimologia del nome deriva dal greco adaµas (adamas) che significa indomabile.

Chiedo scusa ai poeti perché con la prosa me la cavo un po’, ma con i versi e le metriche non ho un gran feeling. Spero però di essere riuscita, con qualche lieve licenza nella trasposizione in italiano, a rendere bene questa poesia che trovo magnifica. Appena ascoltata, sono corsa a cercare in rete il volume dalla cover variopinta mostrato nel Drama, per scoprire chi ne fosse l’autore. Ero convinta che, come in Goblin, per esempio, lo sceneggiatore si fosse affidato ai versi di un poeta.   Invece ho scoperto che l’autore di Io sono una pietra è Gwang Jin, il fumettista papà di Itaewon class.

Colui che ha scritto e disegnato il Webtoon da cui ha poi tratto la sceneggiatura. Come se non bastasse, ho appreso anche che Gwang Jin ha collaborato con Lee Chi-hoon  alla stesura del testo di una delle OST del Drama. Parlo di Diamond (돌덩이), Diamante, cantata da Ha Hyun-woo, che vi consiglio di ascoltare perché, come la poesia, dà una carica niente male. Che dire, Gwang Jin dimostra di avere una notevole sensibilità insieme alla capacità di trasmettere messaggi profondi. Spero che dopo Itaewon scriva altre storie altrettanto belle e che di nuovo ne traggano un Drama, sarò la prima a vederlo!

P.S.: In Itaewon Class il titolo del volume in possesso di Yi-seo è scritto in inglese ed è “I’m the Diamond”. In rete però ho notato che il titolo in hangul della poesia, è 나는 돌당 , che tradotto letteralmente pare essere “Io sono una pietra” titolo che, in effetti, mi sembra più indicato per la poesia.

Il video della OST  Diamond, sottotitolato in italiano.

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I Webtoon – storie che sempre più spesso ispirano i Drama

Scopriamo di più su questa tecnica narrativa diventata un’importante fonte d’ispirazione per il mondo dei drama coreani.

di Donatella Perullo

Articolo aggiornato il 27 maggio 2021

Così come la cinematografia americana dà spazio agli eroi dei comics, sono anni ormai che il mondo dei Drama attinge storie da webtoon di successo. Nell’ultimo periodo questa scelta è diventata più frequente. Sono sempre di più, infatti, le sceneggiature di drama tratte da questo genere di fumetti e, devo dire, con ottimi risultati. Ne ho visti diversi, molti li ho apprezzati, altri li ho in lista e conto di recuperarli presto. L’ultimo drama tratto dall’omonimo Webtoon che ho visto e amato molto è Itaewon Class (del quale, volendo, potrete leggerne QUI la mia recensione). Non tutti gli appassionati di drama, però, sanno con precisione cosa sia un webtoon e quali siano le origini di questo genere artistico. Per questo e soprattutto per mia cultura personale, ho pensato di approfondire l’argomento.

I Webtoon (웹툰) sono un tipo di fumetto digitale nato nel 2003 in Corea del Sud. La parola nasce dall’unione dei termini Web Wide Web e Cartoon. All’inizio per lo più sconosciuti all’estero, con il tempo, grazie anche alla lettura attraverso smartphone,  hanno avuto un’impennata di popolarità internazionale. Con il crescente successo dei Webtoon, in Corea del Sud la stampa dei tradizionali Manhwa cartacei è gradualmente diminuita al punto che nel 2006 il mercato dei webtoon ha superato quello dei Mahnwa cartacei.  Ad oggi, oltre tre milioni di utenti coreani hanno pagato per accedere a Mahnwa online e dieci milioni di utenti hanno letto Webtoon gratuiti. Alcuni Webtoon sono infatti free, ma hanno un limite di pagine leggibili al giorno. Altri prevedono la visione gratuita di un certo numero di capitoli al giorno e la lettura dei successivi a pagamento.

La principale piattaforma di Webtoon, che annovera la maggior parte dei più grandi successi del genere, è la Naver Webtoon, seguita dalla Daum Webtoon.

Fino a tutto il 2014, la Naver ha pubblicato un’enorme quantità di opere. Tra il 2015 e il 2016 il numero dei nuovi Webtoon editi dalla piattaforma è, invece, drasticamente diminuito. Nonostante ciò, la Naver domina ancora il mercato dei Webtoon con oltre trentacinque milioni di utenti mensili.

All’inizio, i Webtoon erano suddivisi in due sole categorie: quelli adatti a tutte le fasce d’età e quelli destinati a un pubblico maggiore dei diciotto anni. La Corea del Sud ha, però, leggi sulla censura diverse per le pubblicazioni online rispetto a quelle cartacee. Questo ha fatto sì che la produzione di Webtoon di natura pornografica o violenti aumentasse esponenzialmente.

Ciò ha reso necessario impedirne la lettura a utenti di determinate fasce d’età. Per tale motivo, nel maggio del 2019 Naver e Daum hanno istituito il Webtoon raiting system. La scala di valutazione implementa il sistema di valutazione dei webtoon e li divide in quattro categorie:

  • adatta a tutte le età;
  • destinata a un pubblico dai dodici ai quattordici anni;
  • indirizzata a lettori dai quindici ai diciotto anni;
  • rivolta ai lettori dai diciannove anni in su.

Tre cose distinguono i Webtoon dai normali fumetti.

  • Ogni episodio è pubblicato su una lunga striscia verticale, come su una tela infinita,anziché su più pagine. Ciò rende più facile leggerli su smartphone o su computer. 
  • La gran parte dei Webtoon sono a colori anziché in bianco e nero come i Mahnwa. Alcuni Webtoon hanno musica di sottofondo e animazioni riprodotte durante lo scorrimento dei capitoli.
  • A differenza dei comic americani, poi, i Webtoon sono sempre disegnati da un unico autore. Inoltre, diversamente dai manga giapponesi che sviluppano le proprie storie a forma di esse (da destra a sinistra), il Webtoon coreano le sviluppa a forma di zeta (da sinistra a destra).

Molti Webtoon sono stati fonte di ispirazione per diversi film e serial televisivi. Uno dei primi a ottenere un enorme successo, raggiungendo oltre cento milioni di visualizzazioni, è stato Tajja -타짜 –  di Young-man. Nel 2006 questa storia fu trasposta  in un film intitolato Tajja: The High Rollers e poi nel 2008 nella serie televisiva War of Flowers interpretata da Jang Hyuk.

Dopo di ciò molti altri sono stati i Webtoon arrivati sul grande o sul piccolo schermo. Tra i K Drama più famosi degli ultimi anni, tratti da Webtoon di successo non posso non ricordare titoli come:

Bridal Mask각시탈 – 2012 – (Viki);

Misaeng, incomplete life – 미생 – 아직 살아 있지 못한 자 – 2013 – (Viki);

A Girl Who Sees Smells – 냄새 를 보는 소녀 – 2015- (Viki);

Orange Marmalade – 오렌지 마말레이드 – 2015 – (Viki);

Cheese in the Trap – 치즈 인 더 트랩 – 2016 – (Viki);

Hey Ghost, Let’s Fight  – 싸우자 귀신 아 – 2016 – (Viki);

The man living in our house – 우리집에 사는 남자 – (Viki);

What’s wrong with secretaary Kim – 김비서 가 왜 그럴까 – 2018 –  (Viki);

My ID is a Gangnam Beauty – 내 아이디 는 강남 미인 – 2018 – (Viki);

Her Private Life – 누나 팬 닷컴 – 2019 – (Viki);

Love Alarm 1 e 2 -좋아하면 울리는 – (2019/2021) – Netflix;

Extraordinary you – 어쩌다 발견 한 하루 – 2019;

The Tale of Nokdu – VIKI- 조선 로코 녹두전 – 2019 – (Viki);

Memorist – 메모 리스트 – 2020 – (Viki);

Welcome – 어서와 – Meow the secret boy – 2020 – (Viki);

Itaewon Class – 이태원 클라쓰 – 2020 – (Netflix);

Rugal – 루갈- 2020 – (Netflix).

Mystic Pop-up Bar쌍갑 포차- (2020) Netflix;

Sweet Home –스위트홈- (2020) Netflix;

True Beauty – 여신강림 – (2020) – Viki

Mr. Queen -철인 왕후 -(2021) Viki

Navillera-나빌레라- (2021)  Netflix 

Imitation –이미테이션 – (2021)  Viki

All of Us Are Dead -지금 우리 학교는- (2021)  Netflix

 Nevertheless  – 알고있지만 (2021) – Netflix

The Sweet Blood  –  달달한 그놈 – (2021) Viki

So I Married the Anti-fan -그래서 나는 안티팬과 결혼했다- (2021) Viki

Potremo vedere presto molti altri Drama tratti da Webtoon, elencarli tutti sarebbe un’impresa titanica. Tra i più attesi c’è di certo Yumi’s Cells, previsto per la seconda metà del 2021, che sarà interpretato da Kim Go-Eun. Così come The Sound of Magic che ha confermato nel cast la presenza di Ji Chang-wook e che sarà trasmesso in esclusiva da Netflix.

Cinema e Televisione non sono stati i soli, comunque, a essere influenzati dalla potenza delle storie narrate dai Webtoon.  Anche il mondo dei Videogiochi e quello delle serie animate, prendono sempre più spesso ispirazione da questa nuova forma d’arte.

Fonti web: (1), (2)

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Itaewon Class – 이태원 클라쓰

Una storia di rivalsa e riscatto. Il racconto di un uomo che lotta per la libertà di restare fedele ai suoi principi, senza scendere a compromessi.

di Donatella Perullo

Genere: Drammatico/Romance

Sceneggiatura:  Gwang Jin 

Regia: Kim Sung-yoon 

Paese di Produzione: Corea del sud

Numero episodi: 16 – durata per episodio: 60 minuti circa.

Anno di messa in onda: 2020

Dove vederlo: in streaming su Netflix

Main Cast:

Park Seo-joon (Park Sae-ro-yi)

Kim Da-mi (Jo Yi-seo)

Yoo Jae-myung (Jang Dae-hee)

Kwon Nara (Oh Soo-ah)

Kim Dong-hee (Jang Geun-soo)

Ryu Kyung-soo (Choi Seung-kwon)

Lee Joo-young (Ma Hyeon-yi)

Chris Lyon (Kim To-ni)

Ahn Bo-hyun (Jang Geun-won)

Il diciannovenne Park Seo-ro-yi (Park Seo-joon) è un ragazzo piuttosto chiuso, ma pieno di progetti e speranze per il futuro. Suo padre Sung-yoel è tutta la sua famiglia e i due vivono in simbiosi. L’uomo ha inculcato al figlio valori positivi e grande senso di giustizia e responsabilità. Lavora da oltre vent’anni per il Gruppo Jangga, un’azienda alimentare a capo della catena di pub e ristoranti più importante della Corea del Sud. Il CEO del Gruppo Jangga è il suo fondatore, Jang Dae-hee, un uomo privo di scrupoli, che mette l’interesse della sua azienda dinanzi a tutto.

Durante le vacanze estive, Seo-ro-yi conosce Oh Soo-ah (Kwon Nara), un’orfana sua coetanea, e inizia a provare qualcosa per lei.

“Il forte sfrutta il debole, è la legge su cui è basato il mondo” (Jang Dae-hee)

Seo-ro-yi sogna di entrare in polizia subito dopo il diploma e suo padre, per aiutarlo a migliorare il curriculum, decide di fargli frequentare l’ultimo anno di liceo in una scuola rinomata. Il futuro si prospetta roseo per Seo-ro-yi, ma l’ingresso al nuovo liceo romperà ogni equilibrio.

L’istituto è frequentato anche dall’erede della Jangga, Jang Geun-won (Ahn Bo-hyun). Sicuro dell’immunità conferitagli dal fatto che suo padre è uno dei maggiori benefattori della scuola, il rampollo opprime e bullizza i compagni.  

All’arrivo in classe, Park Seo-ro-yi vede Geun-won aggredire un compagno e per porre fine al sopruso, gli sferra un pugno. I due giovani vengono convocati in presidenza insieme ai loro padri. Lì il preside incolpa Seo-ro-yi e concede al magnate di imporgli di inginocchiarsi al cospetto del suo primogenito, per evitare l’espulsione.

È qui, a poco più di venti minuti dall’inizio, che scopriamo la forza e il carattere di Park Seo-ro-yi.  

Forte dei propri principi, il ragazzo rifiuta di sottomettersi, rinunciando così al diploma e quindi anche al sogno di diventare poliziotto.

I guai per lui, però, sono solo agli inizi. Per punirlo del comportamento di Seo-ro-yi, infatti, il CEO licenzia Sung-yoel che tuttavia non si scoraggia e confida al figlio di aver sempre desiderato avere un pub suo. Gli rivela, così, che approfitterà di quest’occasione per realizzare il suo progetto, così che anche Seo-ro-yi possa prendervi parte.  Quando tutto sembra riavviarsi verso la serenità, però, di nuovo la situazione precipita: Park Sung-yoel muore tragicamente, investito da un pirata della strada. Disperato, Seo-ro-yi aggredisce il colpevole ed è condannato a tre anni di carcere. Anni durante i quali in lui cresce il desiderio di rivalsa nei confronti  di Jang Dae-hee, che ritiene origine di ogni suo male.

Il piano di Seo-ro-yi è di realizzare il sogno di suo padre, ma non solo. Vuole creare una catena di pub che surclassi la Jangga. Per fare ciò è disposto a costruire tassello dopo tassello il mosaico che ha in mente. Così, appena libero, dopo aver cercato Oh Soo-ah e rivelato le sue intenzioni, s’imbarca come marinaio per guadagnare i soldi necessari al suo disegno.

È a questo punto che le premesse hanno fine e la storia di Itaewon Class ha realmente inizio.

Seo ro-yi torna a Seul dopo sette anni, è un uomo quasi trentenne, ha le idee ben chiare e ha fortificato i suoi principi. Scopre che Oh So-ah è diventata dirigente del gruppo Jangga, ma questo non lo fa recedere dai suoi propositi, anzi.

“La mia vita è un po’ amara. È molto amara. La notte non riposo bene, mi sento malinconico, solo e turbato. Vorrei solo poter addolcire tutta l’amarezza che provo nella vita.”(Park Seo –ro-yi)

Il pub più rinomato della Jangga è a Itaewon, il quartiere della movida, ed è lì che Seo-ro-yi decide di aprire il DanBam – Sweet Night.

Lo aiutano un suo compagno di cella, Seung-kwon e Joo-young ex collega di lavoro. I tre sono armati di buona volontà, ma di scarsa esperienza nel settore della ristorazione e il loro progetto sembra destinato a fallire. Soprattutto a causa di Jang Dae-hee che vuole a tutti i costi impedire ogni progresso del giovane, che odia.

Siamo appena alla seconda puntata, eppure il racconto è così intenso da trascinare lo spettatore nel mondo di Seo ro-yi e coinvolgerlo all’ennesima potenza. Chi guarda non si sente un osservatore, ma parte di un universo nel quale nulla è scontato e tutto può sovvertirsi in qualsiasi  momento.

Un mondo nel quale, d’un tratto fa la sua comparsa Y-seo, la ragazza più strabiliante che si possa immaginare.

Non è bellissima, ma ha una mente geniale, lo spirito ribelle, il coraggio delle sue idee e sicurezza nelle proprie capacità. Tutto ciò la rende da subito unica e travolgente. Apparente terzo incomodo nel decennale amore in standby tra Seo-ro-yi e Oh So-ah, sarà lei a rendere la storia di Itaewon Class, già adrenalinica, straordinaria. Dopo pochi fotogrammi, una voce fuoricampo la definisce sociopatica ed è questo suo essere insolita e politicamente scorretta a fare di lei un essere speciale. Vi assicuro che fino all’ultima scena di Itaewon Class, Y-seo contribuirà a renderlo il capolavoro che è, perché è un modello da imitare. È quello che avrei voluto essere alla sua età, coraggiosa e capace di difendere i miei sogni. È davvero sociopatica? Forse, ma a questo mondo bisogna esserlo un po’ per non farsi sopraffare.

Insomma, Y-seo rappresenta l’elemento d’incognita: cosa farà ora? Cosa dirà? Come risolverà questa situazione?

Molto probabilmente la risposta non sarà quella che vi aspettavate perché lei è coerente nella sua imprevedibilità e l’ho adorata anche per questo.

Rimarrà una pietra miliare, per me, la scena in cui per incoraggiare Ma Hyeon-yi a non demordere, legge la poesia Io sono diamante. «Perché lo hai fatto?» Le chiede Ma Hyeon-yi. «Perché sono una stronza», risponde Y-seo. Non posso spiegare di più di questa scena, perché voglio la gustiate appieno.

L’amore? C’è amore in Itaewon Class? Desiderato, sussurrato, rifiutato, programmato, atteso… ma c’è, anche se non è il protagonista principale.

“Non seguo il sogno di un altro e non realizzerò nemmeno il tuo. Vivrò per me stessa. È la mia vita” (Jo Yi-seo)

Sarà lo stesso Seo-ro-yi, dichiarando il suo intento, a chiarire il leitmotiv della storia: «Voglio solo avere la libertà di essere me stesso, di essere fedele ai miei principi senza scendere a compromessi.» 

Park Seo-ro-yi… questo personaggio così introverso, di poche parole ma di animo buono, disposto a fare un passo indietro per aiutare le persone che ama. Un eroe buono, quasi d’altri tempi, che da solo dà valore al racconto. Lui è serafico, riesce a subire in silenzio pur di aspettare il momento giusto per reagire, ma non se a patire sono i suoi amici. Allora tira fuori tutta la sua forza, la rabbia e diventa incontenibile.

Quando incontra per la prima volta Park Seo ro-yi, Y-seo non è ancora maggiorenne. Nonostante la differenza d’età, s’innamora di lui, della sua forza e rettitudine, del coraggio con cui difende i propri amici che considera la sua famiglia. Ne percepisce il dolore vissuto, così come tutte le speranze spese per il progetto DanBam e decide di aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo.

A questo punto starete pensando che io abbia spoilerato gran parte del Drama. Vi assicuro che ho prudentemente omesso molti dettagli fondamentali, fornendovi solo un’infarinatura di quanto accade nelle prime due puntate. Vi ho raccontato lo stretto indispensabile perché possiate farvi un’idea di cosa sia Itaewon Class. Questo Drama è diverso dagli altri che ho visto finora. Non segue i soliti cliché, anzi li ribalta e non rispetta i canoni spesso frequenti nelle sceneggiature di genere.

È probabile che questo dipenda dal fatto che prende forza da un successo mondiale, quella dell’omonimo Webtoon cui è ispirato. La sceneggiatura è perfetta, forse anche perché è stata affidata alla penna del suo creatore, il fumettista Gwang Ji. Il drama parte perciò da una base solida, costruita con sapienza. È un racconto di amicizia, amore, testardaggine, riscatto e giustizia, ma anche di speranza e coraggio che arriva dritto al cuore dello spettatore.

In quella stradina affollata di Itaewon, si concentrano le vite e i sentimenti dei protagonisti che lottano per la propria libertà e i propri valori. In Itaewon Class tutti i personaggi sono coerenti, i cattivi sono cattivi, i buoni non deludono, la storia procede spedita su binari sicuri e porta con coerenza all’epilogo.

Nel cast spicca  (come potrebbe essere il contrario?) Park Seo-joon, che, perfetto come sempre, dona a Seo-ro-yi la profonda umanità che permea il suo personaggio. Non da meno il resto del Cast, tutti sono eccellenti, anche quelli di supporto.

È ancora troppo presto per elencare i premi vinti da questo drama o dai suoi attori, ma sono certa che presto potrò arricchire con un lungo elenco questa recensione. È un dato di fatto: finora Itaewon Class ha avuto un consenso trasversale ed è amato da tutte le fasce d’età.

In patria l’ultima puntata ha superato i diciotto punti percentuali di share. Una menzione particolare è d’obbligo alla colonna sonora originale, quella che in gergo chiamiamo OST. Quattro CD, ben settantasette brani, tra cui risaltano due pezzi straordinari: Start Over (시작) di Gaho e Sweet night, cantata magnificamente da V (BTS), con la sua voce inconfondibile.

Itaewon class non è stato certo il primo webtoon a essere trasposto in una serie televisiva. Se volete saperne di più e conoscere i titoli di altri drama ispirati a webtoon di successo, potrete leggere presto un mio articolo di approfondimento.

Una curiosità:

Per vestire i panni di Seo-ro-yi, il cui soprannome è Castagna, Park Seo-joon ha dovuto adeguare il suo taglio di capelli. Non deve essere stato facile per lui portare un’acconciatura tanto bislacca, eppure neanche quello è riuscito a fargli perdere fascino. L’attore ha fatto immortalare il momento della sua trasformazione in un video che è possibile vedere su youtube e che vi propongo QUI.

P.S.: Questa volta anziché il Trailer ufficiale, ho scelto di mostrarvi il videoclip di Start Over perché trovo che le sue immagini rendano meglio l’idea della storia 😉 

Credit Galleria fotografica dell’articolo: (1)

La mia valutazione
10/10
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